Matrimonio civile o religioso?

person Pubblicato da: Sabrina Scanu list In: Organizzazione del Matrimonio Sopra: comment Commento: 0 favorite Visite: 2664

Avete deciso di sposarvi?
Sicuramente avrete già chiaro il tipo di rito con il quale vorrete che venga celebrato il Vostro matrimonio dal momento che la scelta viene quasi naturale su valutazioni per la maggior parte legate alla fede degli sposi.

Avete deciso di sposarvi?

Sicuramente avrete già chiaro il tipo di rito con il quale vorrete che venga celebrato il Vostro matrimonio dal momento che la scelta viene quasi naturale su valutazioni per la maggior parte legate alla fede degli sposi.

La scelta sul tipo di rito deve essere fatta in piena libertà a seconda che riteniate di voler celebrare nella sacralità delle nozze davanti a Dio e alla comunità religiosa o sia nei vostri interessi primari invece unicamente il riconoscimento della Vostra unione dal punto di vista civile e legale.

Lo Stato italiano in base ai Patti Lateranensi firmati l’11 Febbraio 1929 in Vaticano prevede tre tipologie di matrimonio:

- Civile

- Religioso Cattolico

- Religioso acattolico.

In ogni caso come Sposi il giorno del Si costituirete una nuova famiglia anche secondo il Codice Civile.

Matrimonio in Comune

Matrimonio Civile

Secondo il Codice Civile il matrimonio è un atto giuridico solenne tra un uomo e una donna, in capo ai quali sorgono una serie di diritti e doveri di natura personale e patrimoniale a cui sono reciprocamente vincolati.

Con la riforma del diritto di famiglia, avvenuta nel 1975, è stata ribadita l’assoluta parità dei coniugi in ordine ai suddetti diritti e doveri.

Dal punto di vista pratico il matrimonio civile presuppone uno snellimento delle procedure in quanto viene eliminata tutta la parte relativa alle pubblicazioni religiose.

Almeno tre mesi prima della data fissata per il matrimoni dovrete recarvi presso l'Ufficio di Stato civile del Comune di residenza di uno dei due e richiedere i seguenti documenti:

- Estratto di nascita,

- Certificato contestuale di residenza, cittadinanza e di stato libero, se uno dei due ha cambiato residenza da meno di un anno è necessario il certificato di precedente residenza.

- Sentenza di divorzio se uno dei due è divorziato

- Certificato di morte del coniuge defunto se uno dei due è vedovo

In seguito l'incaricato elaborerà la pratica necessaria procurandosi tutta la documentazione necessaria e verrà fissata la data per il giuramento.

Nella data stabilita dovrete recarvi per la cosiddetta Promessa di matrimonio con due testimoni, uno dei quali deve essere un genitore, presenza richiesta per accertare che ricorrano le condizioni per contrarre matrimonio relativamente a vincoli di parentela, filiazione, adozione e affiliazione.

Quel giorno potete prenotare la data per la celebrazione del matrimonio.

Successivamente si darà luogo all'affissione delle pubblicazioni presso il Comune che riportano le generalità dei futuri sposi e le indicazioni sul luogo e la data nella quale verranno celebrate le nozze.

Le pubblicazioni resteranno esposti per 8 giorni nei rispettivi Comuni dove avete attualmente la residenza così da rendere noto a tutti il volere di entrambe a contrarre il matrimonio per dare modo a chiunque ritenga di avere un valido motivo di opporsi presentando la propria richiesta presso l'Ufficio di Stato Civile.

A questo punto punto viene rilasciato il nulla osta al matrimonio che certifica  la mancanza di impedimenti agli effetti civili alla celebrazione e viene concesso a tutti gli effetti la possibilità di contrarre matrimonio entro 180 giorni dalla scadenza della pubblicazione.

Se intendete contrarre matrimonio in un Comune diverso da quello di residenza sarà necessario produrre una specifica richiesta, in carta legale, al Sindaco del Comune nel quele sono state eseguite le pubblicazioni specificando i motivi addotti a giustificazione.

Arrivato il gran giorno, sarà l’Ufficiale di Stato Civile, il Sindaco o un Suo delegato, ad officiare la celebrazione alla presenza di almeno due testimoni maggiorenni.

L'Ufficiale chiederà ad ognuno il consenso al matrimonio e vi dichiarerà marito e moglie.

Al termine darà lettura degli articoli 143, 144 e 147 del Codice Civile per ricordarvi i diritti e gli obblighi assunti quali novelli sposi trascriverà l’atto nel registro di stato civile.

Il Matrimonio instaura automaticamente il regime patrimoniale della cosiddettà Comunione dei beni tranne che se, al momento della celebrazione, vorrete dichiarare innanzi all'Ufficiale dello Stato Civile di voler optare invece per il regime di Separazione dei beni.

Il regime patrimoniale di Comunione dei beni consiste nel fatto che tutti i beni acquistati dagli sposi dopo il Matrimonio saranno in comune, ognuno ne sarà proprietario al 50%.

Restano comunque esclusi dal regime di comunione tutti i beni posseduti prima del matrimonio e tutti i beni dei quali successivamente si viene in possesso per successione.

Nell'atto del matrimonio viene registrato anche l'eventuale riconoscimento dei figli naturali della coppia che si sposa.

Dal giorno del matrimonio per la legge italiana diventano figli legittimi.

Oggigiorno, grazie al grandissimo aumento di coppie che decidono di scambiarsi le loro promesse soltanto con rito di tipo civile, sono stati messi a disposizione dalle case comunali anche tantissimi luoghi idonei dove poter celebrare un matrimonio civile con validità giuridica.

Esistono inoltre ville e castelli per matrimonio che, grazie ad un accordo con il Comune di appartenenza, possono ospitare cerimonie civili all'aperto dando così la possibilità di celebrare il rito in una location particolare.

Per completezza segnaliamo anche due particolarità.:

E' possibile celebrare io matrimonio anche in un’aeromobile o nave battente bandiera italiana in quanto considerati parte del territorio nazionale a celebrare potranno essere in questo caso relativi comandanti.

Nel caso stiate pensando per un matrimonio all’estero, magari su una bianca spiaggia delle Seychelles, è necessario che l’atto sia trascritto nel registro dello stato civile italiano presso l’Ambasciata o il Consolato entro 5 giorni. 

Matrimonio in Chiesa

Matrimonio religioso cattolico

Se è per voi importante suggellare la vostra unione con la benedizione di Dio e della comunità religiosa oltre che davanti alla società civile non ci saranno stati dubbi sulla scelta del matrimonio religioso.

La Chiesa cattolica richiede per il sacramento che sia l'uomo che la donna siano battezzati, confermati, libero di sposarsi e che esprimano liberamente il proprio consenso.

Il matrimonio celebrato con rito religioso cattolico è prima di tutto un sacramento anche se produce anche tutti gli effetti civili.

Prende il nome di Matrimonio Concordatario in quanto si base sul Concordato firmato tra la Santa Sede e lo Stato Italiano.

Innanzitutto è bene sapere che la Chiesa in cui ci si può sposare è quella di residenza (solitamente viene scelta la parrocchia della sposa) o quella in cui intenderete fissare la Vostra residenza coniugale.

Condizione necessaria per poter ottenere la celebrazione religiosa è anche la frequentazione del corso prematrimoniale, una serie di una decina di incontri circa con il fine di aiutare le coppie di futuri sposi a conoscere o approfondire il senso del matrimonio cristiano e il senso della famiglia toccando anche argomenti più pratici quali il dialogo nella coppia, la sessualità, l’impegno e la fedeltà reciproci, i figli e la relativa educazione.

Al termine del corso gli sposi riceveranno l’attestato che farà parte dei documenti necessari per poter celebrare il matrimonio canonico.

Oltre ai documenti richiesti per le pubblicazioni civili dovranno essere consegnati al parroco anche:

- il certificato di battesimo ad uso matrimonio; ognuno lo deve richiedere nella parrocchia dove è stato battezzato;

- il certificato di cresima; si deve richiedere nella parrocchia dove si è stati cresimati;

- il certificato di partecipazione ad un corso prematrimoniale

Prodotti tali certificati il parroco consegna ai futuri sposi la richiesta di pubblicazioni civili da portare in Comune.

Al termine della prassi civile l'Ufficiale di Stato Civile rilascerà il certificato di avvenute pubblicazioni civili che dovrà essere anch'esso consegnato al parroco.

Accertata l'assenza di irregolarità si predisporrà l'affissione delle Pubblicazioni religiose che dovranno essere affisse presso entrambe le parrocchie di appartenenza della sposa e dello sposo per 8 giorni, comprese due domeniche.

Se invece Vi piacerebbe proprio tanto sposarvi in quella cappelletta carina in campagna con quei meravigliosi affreschi e alto valore artistico vicina alla location dove avete scelto festeggiare con tutti gli invitati il grande giorno, beh, sappiate che sarà necessario convincere il  Parroco della Vostra Parrocchia di appartenenza a concedere il Suo benestare e a trasmettere l'attestato riassuntivo di tutti i documenti necessari per il matrimonio e il nulla osta del comune di residenza.

Nel caso in cui si tratti anche di un'altra diocesi è necessaria anche la vidimazione della licenza.

Una volta individuata la Chiesa sarà opportuno verificare la disponibilità nel giorno e nell'ora che avete stabilito per le Vostre nozze.

E’ bene sapere che per la celebrazione del matrimonio in Chiesa comporta la donazione di un’offerta che secondo le regole canoniche è a discrezione degli sposi. 

Talvolta il sacerdote predispone invece una somma fissa.

Matrimonio acattolico misto

Il rito religioso non cattolico.

In quest’ultimo caso, un ministro di questo culto verrà autorizzato dall’Ufficiale di Stato civile e nominato dal Ministero di Giustizia a celebrare tale rito che sarà comunque interamente regolato dal codice civile: la celebrazione sarà quindi a tutti gli effetti una variante del matrimonio civile.

Vi sono delle alternative a questi tipi di riti: una tra queste è il cosiddetto rito del “Matrimonio misto”, cioè il matrimonio contratto da una parte cattolica con una parte non cattolica, sia battezzata che non battezzata, normato nel 1970 dal Papa Paolo VI. Tale celebrazione avviene comunque in una Chiesa con un rito ufficiato da un sacerdote.

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